Contaminazioni alimentari del 2011, le più gravi negli Stati Uniti

Nel 2011 negli Stati Uniti sono stati registrati molti casi di contaminazione alimentare. I dati diffusi da Foodborne Illness Outbreak Database consentono di fare il punto sulla situazione statunitense e risultano essere utili nell’ambito della prevenzione e della sicurezza alimentare in Italia.

Attraverso l’analisi degli alimenti, effettuata in diversi paesi degli Stati Uniti, è emerso che l’E.Coli, la salmonella e l’epatite A sono i principali batteri cause di epidemie collegate a cibo e bevande.

Nel 2011, la carne, le verdure e il latte hanno provocato l’intossicazione (e in alcuni casi addirittura la morte) di molti statunitensi che hanno consumato il loro pasto in strutture pubbliche o private. In particolare:

  • il latte crudo ha causato l’intossicazione (con casi di morte) di persone in Alaska e nel Sud Carolina, attraverso un focolaio di Campylobacter jejuni;
  • la carne di pollo, di taccino o macinata è stata oggetto di contagio da salmonellosi nello Utah, nel Mississippi e nel Maryland;
  • frutta e verdura fresca hanno contagiato diverse persone con listeria, E. Coli e salmonella tra l’Oregon, il Nord Dakota e il New Jersey;
  • il gelato associato al latte ha scatenato un focolaio di Yersinia enterocolitica in Pennsylvania.

Le raccomandazioni degli esperti, valide ovviamente sia negli Stati Uniti sia nel resto del mondo, sono sempre le stesse:

  • non consumare latte crudo se prima non è stato sottoposto a trattamento;
  • lavare accuratamente frutta e verdura;
  • evitare il consumo di uova crude se non sono fresche e provenienti da allevamenti sicuri;
  • consumare carne macinata e tagliata davanti ai nostri occhi.