Residui antibiotici e nuove tecnologie di analisi alimentare

Nuove tecnologie per la sicurezza alimentare e per il controllo degli alimenti, presentata una nuova sonda sviluppata dall'Iss (Istituto superiore di sanità) per rilevare i residui di antibiotici nel latte prodotto da animali sotto cura. Il progetto, che ha tra l’altro vinto il premio “Montana per la ricerca alimentare” ha rivelato la possibilità, tramite sonde biometriche di svolgere un’attenta analisi sugli alimenti e nello specifico su latticini riuscendo a calcolare la presenza di antibiotico grazie ad una particolare sonda batterica.

Gli antibiotici sono necessari senza dubbio spiegano gli esperti, tuttavia, grazie all’analisi dei residui particolari, chiamati tecnicamente (Chinolonici del latte) si riuscirà a perfezionare la serie di cicli di trattamento e grazie alla misurazione, si potrà precisamente stabilire la soglia minima e massima di somministrazione degli antibiotici in modo da non lasciare residui e allo stesso tempo non favorire lo sviluppo dei batteri.

Le sonde, in grado di analizzare gli alimenti grazie a dei bio sensori (BEST) vengono "dislocate nei punti nevralgici della filiera” e, come spiega l’ideatrice Chiara Frazzoli, con una tecnica estremamente semplice "si potranno controllare e prevenire le contaminazioni", perché si può intervenire praticamente in maniera immediata e correggere i parametri chimico fisici del prodotto alimentare garantendo sempre la qualità finale.