Arsenico nell’acqua potabile e imprese alimentari

Un decreto recentemente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale prevede nuove deroghe per le caratteristiche di qualità dell’acqua potabile, soprattutto in merito alla presenza di arsenico.

Le nuove deroghe interessano diversi comuni tra cui Roma, Viterbo, Latina, Trento e Napoli e autorizzano la distribuzione di acqua potabile con un contenuto massimo di 20 microgrammi di arsenico contro i 10 già previsti per legge.

La Commissione Europea ha comunque stabilito che la deroga non è valida per l’acqua utilizzata dalle imprese alimentari e per quella destinata a neonati e bambini fino a 3 anni, per i quali il contenuto di arsenico non deve superare i livelli previsti dalla normativa vigente.

“È rimessa all'Autorità regionale – recita il decreto - la verifica che le industrie alimentari, nel territorio interessato dal provvedimento di deroga, attuino i necessari provvedimenti, anche nell'ambito del piano di autocontrollo affinché l'acqua introdotta come componente nei prodotti finali non presenti concentrazioni dei parametri in deroga superiori ai limiti stabiliti dal decreto legislativo 31 del 2 febbraio 2001”.