La sicurezza alimentare a Latina, sede dell’Istituto Zooprofilattico

La sicurezza alimentare come sappiamo non è soltanto l’autocontrollo durante il lavoro, l’igiene quindi, la prevenzione e l’analisi dei rischi da protocollo HACCP mentre si somministrano alimenti e bevande. È invece un argomento molto complesso, che abbraccia intere filiere produttive, interi settori, migliaia e migliaia di lavoratori e centinaia di aziende. Nel caso della vendita e della manipolazione della carne ad esempio, la sicurezza riguarda una macelleria, un negozio di alimentari, i grandi siti in cui vengono trattate le carni, fino ad arrivare all’allevamento e addirittura al mangime. Mangimi etichettati, tracciati, come vuole la comunità Europea e sui quali vigila per citarne la prima in campo, un’autorità come l’EFSA.

Latina, la sua provincia, l’agro pontino che ne circonda e confonde i confini sono zone storicamente impegnate nell’allevamento e nella produzione casearia. A Latina, come debito, c’è una delle sedi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana. Un istituto dall’autorità e autorevolezza scientifica conclamata a livello istituzionale, che ha nelle due regioni, il compito di vigilare sull’igiene degli alimenti di origine animale e di origine zootecnica, seguirne la produzione, rispondere alle crisi alimentari, accertare il rispetto di ogni indicazione europea e nazionale per il rispetto della produzione stessa, e per il mantenimento delle corrette condizioni igieniche delle quali il consumatore finale non può fare a meno. Un istituto quindi che vigila sulla nostra salute e sulla salubrità di allevamenti e di alimenti di derivazione zootecnica. Così l’istituto parla di sé: “l'Istituto si occupa di ricerca, sperimentazione e diagnosi delle malattie degli animali e delle zoonosi, del controllo della salubrità degli alimenti di origine animale e dei mangimi, della ricerca dei contaminanti negli alimenti, di farmacoviglianza, di sorveglianza epidemiologica, di ricerca corrente e finalizzata, di cooperazione internazionale”. È un ente che si finanzia con le proprie attività e con progetti statali, regionali ed europei. A esso “è stato affidato dal Ministero della salute il compito di istituire Centri nazionali di referenza e dalle Regioni Lazio e Toscana laboratori di eccellenza sulla base di professionalità altamente specialistiche riconosciute”.

Questa la sua mission: “Tutelare la sanità ed il benessere animale, controllare l'igiene degli allevamenti per garantire la qualità delle produzioni primarie, tutelare la sicurezza degli alimenti di origine animale e degli alimenti zootecnici per garantire la salute del consumatore”. Lo scorso mese, ovvero il 19 luglio 2011, l’istituto ha partecipato a Sabaudia al convegno “Sicurezza alimentare. Esperienze e prospettive nella provincia di Latina”, organizzato dall’ex direttore amministrativo dell’ente, ora vicepresidente del Consiglio comunale di Sabaudia. Un incontro al quale hanno partecipato esperti del territorio, Istituto Superiore di Sanità, IZS Lazio e Toscana, ARPA di Latina, ASL Latina e Ente Parco Nazionale del Circeo. Un convegno sulla qualità della produzione alimentare della zona, in relazione alle sue condizioni ambientali. Un convegno che testimonia la presenza e l’impegno dell’istituto nella Provincia di Latina e la sua vigilanza sulla sicurezza della sua produzione alimentare.

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